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Clarendon, Edward Hydel primo conte di.

Uomo politico e storico inglese. Eletto al Parlamento nel 1640, si schierò a favore dei sostenitori del re Carlo I che, nel febbraio 1642, lo nominò suo consigliere privato, cavaliere e cancelliere dello scacchiere. Rappresentò Carlo I nelle trattative col partito parlamentare, adottando una linea conciliativa che fu aspramente disapprovata dal re. Ritiratosi nella sua proprietà di Yersey, mantenne un atteggiamento fortemente critico nei confronti della successiva politica regia, senza però schierarsi a fianco dei nemici del re e adoperandosi anzi per salvargli la vita. Dopo l'esecuzione di Carlo I, fu tra i più convinti sostenitori della restaurazione monarchica. Raggiunto Carlo II a Parigi nel 1651, ne divenne il più ascoltato consigliere e nel 1658 fu da lui nominato lord cancelliere. Dopo il ritorno del re sul trono inglese nel maggio 1660, divenne primo ministro e, grazie alla sua posizione, riuscì a far sposare la figlia Anna col fratello del re e suo probabile successore. Pur essendo personalmente incline alla moderazione e alla tolleranza religiosa, non poté opporsi all'emanazione di una serie di leggi antipuritane, passate alla storia come Codice di C. e che egli si impegnò a far rispettare. Questa serie di provvedimenti lo resero impopolare, procurandogli l'odio del popolo e facendogli poi perdere anche il favore del re. Destituito nell'agosto del 1667, fu messo in stato di accusa dal Parlamento e si rifugiò in Francia dove trascorse il resto della sua vita, portando a termine la Storia della guerra civile (postuma, 1702-04). Scrisse inoltre una confutazione del Leviatano di Hobbes che egli erroneamente pensava scritto per adulare Cromwell, anche se le idee di Hobbes erano compatibili con qualsiasi governo de facto (Dinton, Wiltshire 1609 - Rouen, Francia 1674).